Per Gennady Golovkin un titolo…da due round

Per la riunione che si è svolta stanotte allo StubHub Center di Carson il commento e la cronaca sono di semplicità estrema. Tra Gennady Golovkin (+ 38, 34 per ko 1)  e Vanes Martirosyan (+ 36, 21 per ko, – 4, =1) il match è durato appena due round scarsi. Una prima ripresa di studio più utile al campione che allo sfidante, poi nel secondo tempo partenza a razzo di GGG: per due volte, quasi in fotocopia, due sinistri e una stoccata di destro per arrivare alla conclusione con una serie terrificante a due mani. Tutto fatto in maniera semplice per una conclusione che molti sospettavano, ma che non dicevano apertamente per la paura di essere smentiti e catalogati come inesperti. Può un pugile come Martirosyan, con qualche chilo in meno, con tre sconfitte in carriera, con un’ assenza dal ring di quasi due anni e con un preavviso di due settimane e mezzo, impensierire un fenomeno come Golovkin? La risposta sarebbe spontanea senza saper né leggere né scrivere, in una sorta di ipse dixit  da far impallidire Pitagora e Cicerone. Tutto bene? Indubbiamente si per Golovkin, che non ha mandato a vuoto i suoi mesi di allenamento (per Alvarez), che ha guadagnato per una minima fatica di 5’ una bella cifretta e che dulcis in fundo ha eguagliato per ora il record di Bernard Hopkins con 20 difese. Adesso logicamente si torna a parlare di Saul Canelo Alvarez, che a giugno ha finito di scontare la squalifica, e che dovrebbe rientrare a settembre, difficilmente contro il kazako come vorrebbero in molti. Intanto l’IBF non riconosce valevole per il titolo il match Golovkin-Martirosyan, perchè il campione avrebbe dovuto affrontare Sergiy Derevyanchenko, suo sfidante ufficiale. Per quello che riguarda gli altri enti il male maggiore potrebbe essere una penale pecuniaria.

Nella stessa serata molto più sudata è stata la difesa della “First Lady” Cecilia Braekhus (+ 33) di fronte all’irrispettosa Kali Reis (+ 13, -7). La campionessa all’annuncio del verdetto ha ricevuto una bella ondata di fischi, biglietto da visita per un’immediata rivincita. Match spaccato a metà dopo il vantaggio della Braekhus nei primi 6 round che ha dovuto contenere a fatica il ritorno dell’avversaria, che nel VII round l’ha messa sull’orlo del ko facendola contare. Ricordiamo che la Reis proveniva dalla categoria superiore dei medi, dove ha perso due volte per il titolo contro l’imbattuta Christina Hammer.

(alb)

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